Elena Pizzi
Pediatra, Psicoterapeuta, Socio, Docente, Supervisore, Presidente PsiBA
Roberta Vitali
Psicologa, Psicoterapeuta, Socio, Docente, Supervisore PsiBA, Direttore della Scuola
Anna Fazio
Psicologa, Psicoterapeuta, Socio, Docente, Supervisore PsiBA
Martina Guazzone, Marika Nadette Pettuzzo, Agnese Ballarani, Fabio Masheroni
Psicologi, Psicoterapeuti, Soci PsiBA
Giulia Tombini
Psicologa, Psicoterapeuta in formazione c/o PsiBA
Nel mutismo selettivo, il bambino è incapace di comunicare verbalmente soltanto in contesti al di fuori della famiglia, dove frequentemente si riscontra la percezione di un mondo esterno minaccioso, un vissuto che potrebbe invadere il suo mondo interno. La voce e i gesti della madre assumerebbero un ruolo centrale nel periodo in cui il neonato mette in campo un’attività rappresentativa, ricercando continuità rispetto alle attività esterne e assicurazione di sentirsi pensato (Golse). Il mutismo selettivo induce un complesso controtransfert nel terapeuta, chiamato a posizionarsi nella dinamica dentro-fuori e ad accogliere correnti pulsionali che non trovano una via di espressione modulata. Anche il corpo si irrigidisce e si immobilizza; il sintomo sembra manifestare un’impossibilità di “andare verso” e una riorganizzazione psichica orientata in un claustrum, che la mancanza della voce sancisce. Pensiamo che al silenzio non corrisponda un vuoto di significato e sarà compito del terapeuta intercettarne il valore, ridando al paziente la possibilità di esprimere la sua vitalità.